Apre a Brescia un giardino dei talenti
Sembra di essere catapultati in qualche scorcio di Berlino in miniatura: palazzi commerciali intervallati da giardini ben curati, dove si respira il vento di una tradizione imprenditoriale tra le più ricche d’Italia, e invece siamo a Brescia Due, il polo industriale che cerca di rinnovare e innovarsi. Ed è qui che Tag, l’acronimo di Talent Garden ha messo il primo seme. Si tratta di un giardino nato per far germogliare i talenti, che ha aperto i battenti proprio ieri sera, evolvendo il concetto americano di coworking in co-passion. “ Cerchiamo di individuare dei potenziali talenti – dice Maria Seccamani Mazzoli, presidente dell’Editoriale Bresciana – che possano estendere il nostro lavoro nella comunicazione e nell’informazione con passione”. Un tam tam per chi cerca di lanciarsi nel mondo del lavoro con le idee e l’ innovazione.Una sfida interessante in un momento di crisi che lascia ben sperare. I soci sono tre: Davide Dattoli, 21 anni ed Enrico Ballerini, 25 anni, coadiuvati dall’esperienza del Ceo Gianfausto Ferrari, leader di Superpartes Spa. Il loro obiettivo è quello di rendere più europeo il concetto di coworking per creare non solo servizi e condivisione del lavoro, ma anche degli incubatori di talenti.Il tutto in un’area di 750 metri quadri di uffici distribuiti su due piani con 56 postazioni di lavoro e connessione Internet – 20 già prenotate con la preiscrizione -, interior design tutto in legno e cartone progettato da Elio Ragnoli del Lab di architettura , con spazi di relax come il calcio balilla, perché le idee vengono anche giocando.
“Questo è prima di tutto un luogo e una partenza – dice Gianfausto Ferrari – per far germogliare le idee. La sfida è far crescere dei talenti e capire come si potranno aiutare a volare. Vorrei riuscire a creare, oltre che un’opportunità per i giovani, un Web-distretto per la città e le altre città italiane come Torino, Roma e Milano con cui abbiamo contatti avviati”.
Un confronto raccolto dagli abitanti di Talent Garden che hanno già fatto una selezione e un pich di presentazione per illustrare al meglio il loro progetto. C’è Damiano Targhettini, 26 anni grafico pubblicitario free lance che collabora da 7 anni con aziende di comunicazione e che sogna un pezzo di Silicon Valley a Brescia: “Ho accettato la sfida perché questa nuova realtà mi ricorda la mentalità e l’imprenditorialità che si respira in California, dove quest’estate ho passato le mie vacanze lavoro. A settembre ho chiuso con l’azienda per cui lavoravo e ho aperto una partita Iva per provare ad essere “talent garden”.
Poi ci sono gli 87 Magenta, formati da Enea Rossi e Damiano Cominelli, 27 e 25 anni che sperimentano la creatività, il web e nuove tecnologie con una start up di creativi, fotografi, web designer, professionisti della comunicazione, copywriter ed esperti Seo che collaborano sui progetti di comunicazione e condividono competenze e risorse, cercando di moltiplicare la rete di contatti per farne un successo.
”Vogliamo vivere un nuovo network – raccontano insieme – di “incubatore di idee”: cerchiamo un confronto con tutti gli abitanti del garden, per crescere come persone in un luogo dinamico e flessibile”.
Ma come si fa a entrare? Ce lo racconta Alessandra Balzani, designer, grafica e illustratrice specializzata in interfacce grafiche per applicazioni Ipad, Iphone e Android, per bambini. ”Se avete un’idea, la presentate ad una specie di comitato scientifico che verificherà le vostre qualità e poi il gioco sarà fatto. Certo se uno non si trova deve essere libero di andarsene, così come è venuto”.