Ora i talenti hanno il loro nido
Sessanta scrivanie in affitto e locali aperti 24 ore su 24.
Mettici un computer. Una connessione wireless. Un’idea talentuosa. E un numero civico per i tuoi futuri clienti. Ecco fatto Tag, che sta per Talent Garden, lo spazio che dal 1 dicembre vive ufficialmente nella città del tondino per dare alla città del tondino la possibilità di cambiare, almeno in parte, faccia. E rincorrere un’economia nuova, che grazie a elementi intangibili sta acquisendo solidità, concretezza e capacità di creare profitto.Applicazioni per internet e mobile device, strategie di comunicazione, web design, editoria 2.0. Attività apparentemente fumose ma che poi in realtà fumose non sono, poiché sono in grado di generare valore e posti di lavoro (Facebook, con i suoi 1,6 miliardi di fatturato solo nel primo semestre 2011, qualcosa insegna). Da oggi, questa è la speranza, anche a Brescia. Partendo proprio da un open space di 700 metri quadrati aperto 24 ore su 24 e dotato di 56 scrivanie dove, a 250 euro al mese (il prezzo dell’affitto di una postazione), inventare il proprio business.Al di là della cronaca di giornata – ieri sera per l’inaugurazione della nuovissima sede del Talent Garden di via Cipro 66 c’erano 250 invitati, giovani soprattutto, ma anche no – quello che impressiona (in positivo) è la concentrazione di menti pensanti. Veri e propri imprenditori del futuro, che fanno per un attimo pensare che questo «non è più un Paese per vecchi». Come Milo Soardi, project manager di Save the Mom, un’applicazione che aiuta le mamme nella gestione della quotidianità familiare. «Una specie di family network – racconta – con una lista della spesa condivisa, un calendario e un sistema di localizzazione dei membri della famiglia». Oppure come Enea Rossi e Damiano Cominelli, che hanno fondato 87 Magenta, un’agenzia di comunicazione sui generis (per fare un esempio sono quelli che lo scorso giugno hanno portato 5 mila persone in piazza per fare la battaglia dei cuscini).
«Per ora – spiega Davide Dattoli che con Enrico Ballerini e Gianfausto Ferrari guida l’avventura – delle 56 scrivanie 20 sono già occupate. In questi giorni stiamo selezionando i prossimi “inquilini”. La lista è di 150 candidati». Non solo un luogo dove attaccare la spina del portatile, però. «Lavorare qui significa scambiarsi informazioni, condividere le conoscenze – sottolinea Stefania Palamara -. Un’opportunità, quella di non lavorare isolati, che fa da moltiplicatore di creatività ma che è anche un’occasione di business poiché i possibili clienti sanno dove possono cercare la professionalità che fa per loro».
Una grossa mano l’ha data Editoriale Bresciana, che ha fornito i locali e deterrà il 20% della compagine societaria. «Da oggi – chiude Ferrari, tra i pionieri bresciani nell’applicazione industriale del web – l’imprenditoria locale ha un’occasione concreta di partecipare all’innovazione del Paese».